Misurazione Frequenza Cardiaca
ERSAF ha sviluppato dei protocolli di comunicazione tra strumentazioni mediche di tipo frequenzimetro e la piattaforma KeepYouCare.it in modo da rendere possibile il monitoraggio in tempo reale dei parametri di Hearth Rate.
La Frequenza Cardiaca
La frequenza cardiaca (FC) – in inglese “heart rate” – è la velocità delle contrazioni o pulsazioni del cuore misurate dal numero di battito al minuto (bpm).
Secondo la “American Heart Association” (AHA) la FC normale per un adulto a riposo è compresa tra 60-100 bpm. Quando la frequenza cardiaca è troppo rapida, quindi superiore a 100 bpm a riposo, si parla di tachicardia.
All’opposto, se troppo lenta, ovvero inferiore a 60 bpm a riposo, viene definita bradicardia.
Durante il sonno, un battito cardiaco lento con frequenze di 40-50 bpm viene comune considerato normale. Quando il cuore non batte con un andamento regolare si parla di aritmia. Le anomalie della frequenza cardiaca possono essere (ma non necessariamente) veri e propri sintomi di malattia.
- Utilizzate solo apparati medici;
- Non misurate l'ossimetria se avete smalto sulle unghie.
La Valutazione dei parametri a Riposo
La frequenza cardiaca non è un valore stabile e aumenta o diminuisce in risposta alle necessità del corpo per mantenere l’equilibrio (tasso metabolico basale) tra il fabbisogno e l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive. La normale frequenza di innesco del nodo SA è influenzata dall’attività del sistema nervoso autonomo: la stimolazione simpatica aumenta e la stimolazione parasimpatica diminuisce la frequenza di firing.
Per descrivere la frequenza cardiaca si possono utilizzare misurazioni differenti:
Frequenze cardiache normali a riposo, in battiti al minuto (bpm):
Neonati da 0 a 3 mesi | 99-149 bpm |
Bambini da 3 a 6 anni | 89-119 bpm |
Bambini da 6 a 12 anni | 79-119 bpm |
Bambini da 1 a 10 anni | 69-129 bpm |
Bambini con più di 10 anni e asulti | 59-99 bpm |
Adulti sportiviben allenati | 39-59 bpm |
La frequenza cardiaca basale o a riposo (HRrest) è definita come la frequenza cardiaca di una persona sveglia, collocata in un ambiente neutrale e non soggetta a sforzi o stimolazioni recenti, come stress o paura.
L’intervallo normale è 60-100 battiti al minuto. La FC a riposo è spesso correlata alla mortalità.
Ad esempio, la mortalità per qualsiasi causa aumenta di 1,22 (hazard ratio) quando la frequenza cardiaca supera i 90 bpm.
Il tasso di mortalità dei pazienti con infarto miocardico aumenta dal 15% al 41% se la frequenza cardiaca di supera i 90 bpm. L’ECG di 46.229 individui con basso rischio di malattie cardiovascolari ha rivelato che il 96% aveva una frequenza cardiaca a riposo compresa tra 48 e 98 battiti al minuto.
Infine, il 98% dei cardiologi crede che il range “da 60 a 100” sia troppo alto, e una vasta maggioranza di essi concorda sul fatto che sarebbe più appropriato da 50 a 90 bpm.
La normale frequenza cardiaca a riposo si basa sulla frequenza di attivazione a riposo del nodo senoatriale del cuore, dove si trovano le veloci cellule del pacemaker che guidano il firing ritmato auto-generato e responsabile dell’autiritmicità del cuore. Per gli atleti di resistenza a livello di élite, non è insolito avere una frequenza cardiaca a riposo inferiore a 50 bpm.
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